Durante le scorse settimane ho avuto il piacere di provare un titolo che, da buon appassionato di Tecnologia e Videogiochi quale sono non potevo sicuramente lasciarmi scappare, sto parlando di Backfirewall, un videogioco molto particolare, che ci trascinerà all’interno dei componenti e delle app presenti all’interno di uno Smartphone.
Scheda del Gioco
Piattaforme: Nintendo Switch, PlayStation 4/5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC
Tipo di gioco: Puzzle Game, Avventura
Sviluppatore: Naraven Games Publisher: All IN! Games
Un Aggiornamento “a metà”
In Backfirewall interpretiamo un particolare protagonista, ovvero, un “assistente all’installazione”, in gergo tecnico un processo dedicato alla rimozione del vecchio aggiornamento installato su di un dispositivo, in modo da far spazio al nuovo sistema operativo. In questo caso, il nostro compito sarà inizialmente quello di rimpiazzare l’ormai obsoleto OS9 con il nuovissimo e super efficiente OS10. L’unico problema? (scommetto che non lo avreste mai detto) OS9, che… diciamo, non vuole “abbandonare il posto fisso”, infatti, dopo aver compiuto i primi passi per avviare la procedura di aggiornamento verremo bruscamente interrotti dallo stesso, che si presenterà a noi come un “occhio” giallo formato da pixel che tenterà di convincerci a non aggiornare il sistema operativo.
Non avendo nessun’altra possibilità se non quella di ascoltare e seguire le indicazioni di OS9, inizia il nostro viaggio all’interno dello smartphone, una vera e propria avventura che ci porterà ad esplorare i meandri del sistema operativo, vagando tra le meravigliose gallerie d’arte della CPU fino ai labirinti infiniti della RAM.
La narrativa di Backfirewall risulta fin da subito immediata e molto simpatica, con OS9 che ci accompagna dolcemente attraverso le componentistiche interne dello smartphone, in maniera del tutto simile a The Stanley Parable. OS9 quindi non tenta mai di giocare con noi giocatori, ne di ingannarci oppure incastrarci in qualche tranello, bensì ci guiderà, in maniera prettamente atipica, chiedendoci soltanto di svolgere alcuni compiti in modo da fermare l’aggiornamento in corso. Inoltre, l’intero titolo risulta estremamente ben scritto, proponendo una “caricatura” del sistema informatico, che rimane sempre vittima di novità e sostituzioni continue, che portano alla “morte” di moltissimi processi ed applicazioni. Il titolo comunque sdrammatizza attraverso battute coerenti e gag tra i personaggi che contribuiscono ad alleggerire l’esperienza finale.
Utilizzare i Cheat non è mai stato così bello
Come avevo accennato prima, per poter fermare l’aggiornamento attualmente in corso OS9 ci chiederà di svolgere per lui alcuni piccoli compiti, che richiedono ovviamente la risoluzione di enigmi, più o meno articolati e per farlo lo stesso OS9 ci permetterà di utilizzare dei cheat code, che verranno man mano sbloccati a seconda del componente nel quale ci troviamo, per un totale di quattro abilità, che ci permetteranno di eliminare alcuni oggetti oppure di invertirne la loro posizione tra alto e basso, cambiarne il colore ed infine duplicarli.
Si sa, l’informatica ha da sempre adottato un linguaggio rapido e sintetico e cosi lo è anche per gli enigmi presenti in Backfirewall, che possono essere risolti attraverso l’utilizzo dei cheat code e che, una volta superati ci condurranno verso la nuova area e quindi il nuovo componente. Il nostro scopo dunque, per aiutare OS9 a non essere sostituito sarà quello di completare alcune immediate “task” che, per ogni componente ne altereranno il funzionamento. Non dovremo quindi riparare ma bensì distruggere o almeno, all’apparenza fermare l’aggiornamento, che, anche senza il nostro aiuto continuerà il suo inesorabile dovere.
Per coloro i quali gli indovinelli non sono il proprio forte, Naraven Games ha comunque dotato il titolo di una potentissima intelligenza artificiale, una paperella di gomma, che, dopo vari avvertimenti sarà in grado, inizialmente, di svelare alcuni indizi per la risoluzione dei puzzle, finendo poi, sotto nostra richiesta, a rivelarci l’intera soluzione dell’enigma.
Un’Avventura Graficamente semplice ma efficace
È arrivato dunque il momento di parlare del comparto grafico del titolo sviluppato da Naraven Games, che a primo impatto, a causa della sua grafica dallo stile molto minimal e semplice, potrebbe far pensare ad un’avventura poco curata, idea che viene subito smentita una volta capito il tipo di titolo con il quale abbiamo a che fare.
L’intera grafica risulta quindi sì, semplice ma estremamente efficace e soprattutto coerente con il mondo informatico e la sua complessità mescolata ad ordine, precisione e semplicità. Naraven Games è quindi riuscita a confezionare un titolo che brilla di una semplicità efficace sotto tutti gli aspetti grafici, cospargendo qua e la anche delle simpatiche reference ad eventi che hanno segnato la storia dell’informatica.
Doppiaggio e Comparto Sonoro, veramente ottimi
Il comparto Sonoro di Backfirewall risulta dai primi minuti di gioco capeggiato dall’ottimo doppiaggio, che riesce in maniera del tutto netta ad appassionare e coinvolgere il giocatore. OS9 ci guiderà per i vari componenti attraverso il suo evidente accento British, che a me, ad esempio, ha conquistato fin da subito.
Purtroppo il doppiaggio ed i sottotitoli sono esclusivamente in lingua inglese, infatti, il vero grande problema del titolo è la mancata localizzazione. Il doppiaggio, seppur ben realizzato, fa utilizzo di molti termini tecnici spesso complicati che sicuramente non aiutano chi di inglese non ne conosce.
//Conclusioni
Il titolo confezionato da Naraven Games ed edito da All IN! Games riesce a trascinarci in un’avventura dal sapore informatico che non esita affatto nel conquistare i giocatori con il suo stile grafico apparentemente semplice ma efficace, permettendoci di “mandare in confusione” alcuni dei componenti elettronici più importanti all’interno di uno smartphone, con la possibilità di esplorarne i contenuti, spesso conditi con battute, reference e altri piccoli easter egg provenienti dal mondo informatico, che ci verrà nel frattempo raccontato attraverso un ottimo doppiaggio che rimane purtroppo vittima della mancata localizzazione, che potrebbe scoraggiare i giocatori che non conoscono bene l’inglese.