Nonostante
sia un gioco dell’ormai lontano 2017, Horizon: Zero Dawn rimane comunque uno dei giochi più belli a cui abbia mai giocato, e, con l’avvicinarsi del nuovo capitolo Horizon: Forbidden West, noi di Press Start vi proponiamo una recensione del gioco e del DLC.
Scheda del gioco
Piattaforma: PS4 (2017), PC (2020)
Tipo di gioco: Action RPG
Protagonista: Aloy
Ore di gioco consecutive: 22
Casa produttrice: Guerrilla games
Anno di uscita: 2017
Con la sua grafica spettacolare pur essendo un open world, Horizon: Zero Dawn è una delle esclusive più apprezzate di PlayStation. Il gioco, in se, dura all’incirca sulle 15 ore se si evitano tutti i combattimenti o missioni secondarie. Il filone principale è a dir poco avvincente, con una trama intrigante e straordinaria, o almeno quel poco che basta da far dire wow ad ogni piccola cosa che accade. Pecca non indifferente sono le missioni secondarie, che sono poche e ripetitive, ma che sono obbligatorie nel caso che, come me, vogliate platinare il gioco. Parlando del DLC, The Frozen wilds, ha una trama un po’ distaccata da quella del gioco completo ma che comunque ha un suo senso, utile per scoprire le origini del misterioso Sylens ed ottenere nuove armi.
Una pecca del DLC è lo stacco di potenza che c’è. Iniziando il DLC dopo aver finito la storia principale, ci ritroveremo allo stremo, affrontando nuove creature molto più potenti di un Divoratuono ad esempio. Delusione, poi, per quanto riguarda il trofeo di platino, per cui sarebbe promesso un avatar e un tema speciale mai arrivati. Una cosa molto divertente, invece, sono i bug. Presenti anche dopo i pochi aggiornamenti, alcuni bug sono catastrofici: macchine che si compenetrano, cadute fuori dalla mappa, npc che si bloccano ovunque e macchine che riescono a colpirti in qualunque situazione, anche quando impossibile. Comunque, i bug restano una cosa accettabile per un open world del calibro di Horizon. Gioco conisgliatissimo.
Valutazioni
Gameplay 8★
Storyline 10★
grafica 9★
effetti sonori/musica 7★
Voto complessivo: 8.5★