#INTERVIEWED Emanuela Zaccone, Madre, Gamer ed MVP Xbox

Durante gli scorsi giorni abbiamo avuto il piacere di parlare con Emanuela Zaccone (Aka: Zatomas), madre, gamer ed MVP* di Xbox, alla quale abbiamo fatto alcune domande sulla sua carriera da Videogiocatrice, andiamo quindi a tuffarci in questa splendida intervista!

Parlaci un po’ di te, cosa fai e chi sei

Mi chiamo Emanuela – aka zatomas (su tutte le console e sui social) – e lavoro nel tech, per un’azienda di sicurezza informatica.

Com’è nata la tua passione per i Videogiochi

Non ne ho memoria, ero troppo piccola.
So solo che mi hanno sempre attratto, così come la tecnologia e che volevo assolutamente che fossero parte del mio quotidiano. 

Qual è stata la tua prima console? E la tua preferita?

La prima con cui ho giocato in assoluto è stata il NES, a casa di un amico. Avevo circa 5 o 6 anni. La prima console che ho posseduto è stata, invece, la Playstation. La mia preferita è invece Xbox: è più che una semplice console, è una community in cui mi trovo a mio agio.

Qual è la serie Videoludica alla quale sei più legata?

Indubbiamente Zelda ed Halo.
Un po’ perché mi hanno accompagnato da sempre, un po’ perché sono la mia comfort zone, le serie a cui ritorno sempre.

Qual è stato il titolo che ti ha fatto emozionare o che ti è piaciuto di più negli ultimi anni?

Ghost of Tsushima e The Last of Us II sono probabilmente quelli che hanno avuto per me un impatto emotivo forte in questi ultimi anni.
Ma se penso anche ai titoli indie allora la lista si allarga e non posso non includere ad esempio What remains of Edith Finch e Sayonara Wild Hearts.

Ed invece il peggiore o il più deludente?

In effetti non ho avuto delle vere delusioni. Diciamo che vengo da anni in cui si giocavano le demo sui CD-Rom…ricordi? E quindi se eri deluso o non attratto dalla demo non acquistavi. Ecco, io sono la tipica giocatrice che pensa (parecchio) prima di comprare, salvo rarissimi casi in cui scatta il pre-ordine per affetto alla serie (Resident Evil, Zelda, Halo solo per citare i miei top 3).
Sicuramente Xbox Game Pass e PS Plus aiutano questo mio approccio, dato che mi permettono di “provare” i giochi. 

Passando ad Xbox quali sono gli aspetti della piattaforma di Microsoft che più preferisci? (A livello di servizi, community e console)

Al di là delle considerazioni sull’hardware – sulla potenza di Series X sono state spese pagine e pagine online e trovo il controller Xbox il migliore per ergonomia -, il vero elemento differenziatore per me resta il Game Pass.
Perché non è semplicemente un abbonamento come Netflix, ma un modo per esplorare generi diversi, giocare titoli che altrimenti non avremmo mai neanche preso in considerazione (soprattutto quando vengono proposti come parte dell’Xbox Game Club) ed a parte questo, amo gli Xbox Ambassadors. Sono il cuore della community Xbox. Giocatori con una sola missione: “make gaming fun for everyone”. Questa, per me, è la quintessenza del gaming. E sono onorata di essere stata eletta Xbox Ambassadors Community Champion (XACC).

Gli XACC rappresentano dei modelli di riferimento per l’intera community di Ambassadors.

Possono avere diverse specializzazioni: feedback, eventi, community e content.

Spesso sono il primo punto di contatto per i nuovi ambassadors. 

Ogni mese viene nominato un nuovo Community Champion e Ambassador of the Month. 

Ad esempio, io sono specializzata in feedback, eventi e content. Significa che gran parte delle mie attività come Community Champion sono orientate a fornire feedback sul programma Ambassadors e su come migliorarlo, essere parte attiva dei nostri playdates e contribuire a creare contenuti che generino interazioni e stimolino le conversazioni online intorno a Xbox.

Cosa ti ha spinto ad entrare in Xbox Ambassadors?

Non è un programma di semplice advocacy. Non si tratta di “fare pubblicità”, ma di comunicare dei valori, di essere un esempio per gli altri, allo scopo di creare una community sana.

Ricordo benissimo il momento esatto in cui sono entrata a fare parte degli Ambassadors: è stato durante la Milan Games Week 2018 ed ero in fila per provare Forza Horizon 4. Ho scoperto il programma via Twitter e non l’ho più lasciato (curiosamente, a pochi metri, c’erano gli Ambassadors italiani…e non ci siamo incrociati! Ma abbiamo recuperato un mese dopo con la prima Xbox Fan Fest italiana!).

Nonostante i vari cambiamenti che il programma ha subito, ci sono almeno tre aspetti che in questi anni per me hanno fatto la differenza e che ancora oggi riporto sempre come le motivazioni principe per entrare nel programma:

  1. La possibilità di conoscere nuovi gamers e confrontarsi con una community internazionale: un aspetto da non sottovalutare affatto e che trova sul server Discord il suo luogo principe. Dalle conversazioni sui nuovi giochi, a quelle legate al Game Club fino ai playdates, davvero è possibile entrare in contatto con community ben più ampie a quelle a cui siamo abituati.
  2. L’opportunità di fare la differenza: come fan di Xbox credo che tutti noi vogliamo fare contribuire a fare crescere la community. Poter aiutare altri gamers, partecipare a iniziative dedicate ed essere sempre aggiornati per primi sulle novità possono essere un’occasione per diventare un esempio per altri e rappresentare un modello di riferimento anche nelle communities locali. 
  3. I vantaggi di essere davvero parte della community: oltre a quanto dicevo sopra su XP, rewards e sweepstakes gli Ambassadors possono fare sentire la loro voce e quindi anche avere visibilità proponendo blog post, guadagnare punti esperienza giocando ai giochi del Game Club e avere un punto di contatto diretto con i Community Manager Microsoft e gli admin Ambassadors via Discord.

Emanuela ci ha inoltre consigliato di includere questo video per voi, che spiega in maniera molto approfondita che cos’è il programma Xbox Ambassadors:

Come ti sei sentita quando xbox ti ha nominata come MVP*?

Sinceramente non potevo credere di essere stata nominata Xbox MVP*.
Tra gli MVP* ci sono persone straordinarie che hanno un impatto significativo su questo settore. I Most Valuable Players infatti vengono premiati con l’Xbox MVP* Award per il loro contributo alla community Xbox, che può spaziare in ambiti differenti: basta scorrere i profili degli attuali MVP* per rendersi conto di come ciascuno di loro ha contribuito a fare la differenza.

Non posso dire le motivazioni relative al mio MVP* Awards, ma posso certamente confermare che ne sono orgogliosa e che faccio di tutto per continuare a meritarlo, giorno dopo giorno.

Ti voglio fare anche una domanda un po’ scomoda… credi che ci sia una community migliore delle altre e una peggiore? Se si, quali e perché?

Non esattamente, Credo che ogni community sia diversa e che chi ne fa parte si riconosca nelle sue caratteristiche. Per me la migliore è Xbox, perché rispetto al mio approccio al gaming è quella nei cui valori mi riconosco maggiormente.

Dato che sei una Mamma Gamer, com’è la relazione fra i tuoi figli e la tua passione?

Decisamente l’abbiamo trasmessa anche a loro.
Li lasciamo giocare – con account dedicati e ben delimitati in base all’età – sia con noi, sia in single player e multiplayer locale.
È importante che esplorino generi diversi per capire cosa piace loro davvero.
Purché sia un’esperienza condivisa e con contenuti appropriati per la loro età.

Come sei riuscita a conciliare lavoro, figli e Videogames?

Giocando insieme a loro – anche mio marito è un gamer – e in generale rivedendo le priorità.
Il tempo è una risorsa scarsa: ho imparato a dire “no” alle cose che non erano davvero importanti.
Sembra banale, ma è un esercizio difficilissimo. 

Le Donne ed i Videogiochi, questo è ormai uno degli argomenti che vengono ogni giorno più discussi nelle community, qual è la tua opinione a riguardo?

Non vi nascondo che diverse volte mi è capitato di ricevere messaggi “stupiti” da chi scopriva che dietro il nickname zatomas c’era una ragazza, ma in generale vedo – con gioia – che l’idea che il gaming sia “cosa da maschi” comincia finalmente a sfumare.

È un argomento davvero insensato: chiunque può tenere un controller in mano, la discriminaizone è ridicola. 

Essere una gamer ti ha aiutato o penalizzato nella vita?

A parte per qualche sguardo attonito da chi scopre che non solo i bambini giocano ai videogames, è stato solo un vantaggio. Giocare aiuta sotto molti punti di vista: attitudine alla resilienza, capacità di reazione, relax.

La nostra è una community molto giovane, ma che guarda con piacere anche alle passate generazioni di Videogiochi, hai qualche consiglio per noi ed i nostri lettori in un periodo così ricco di giochi e dominato dalla presenza dei Social Network?

Il mio punto di partenza è sempre lo stesso, Xbox Game Pass: dà veramente la possibilità di provare giochi di generi molto diversi e quindi aiuta a trovare la propria “strada”, nonché spesso a spingersi su qualcosa che altrimenti non avremmo mai saputo che potesse piacerci!

Ringraziamo ancora di cuore Emanuela per aver dedicato parte del suo tempo alla nostra intervista regalandoci risposte più che esaustive, qua sotto vi lasciamo alcuni dei suoi profili social, che sicuramente possono interessarvi!

 

*Il Programma MVP di Xbox è stato da poco chiuso, a comunicarcelo è stata direttamente Emanuela. Per non modificare ulteriormente l’articolo abbiamo deciso di precisare in questa piccola parentesi. Per saperne di più sulla chiusura del programma MVP clicca QUA

Borededdy
Borededdyhttps://press-start.xyz
La mia passione nasce nel lontano 2012, quando a Natale mi fu regalato il mio primo Nintendo DS, da quel momento non mi sono più fermato ed ho accresciuto man mano la mia conoscenza del mondo Videoludico. Grazie ai miei zii nasce anche la mia passione per i Retrogames, che mi ha portato a diventare un vero e proprio collezionista. Cosa cerco nei Videogiochi? l'esperienza. (Codice Amico Nintendo Switch: SW-1583-2216-0331 | Gamertag Xbox: BoredVolcano682)

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