Poche sere fa al Summer Game Fest, è stata annunciata la data di uscita di “Lies of P”, l’action souls like che che si rifà all’opera di Carlo Collodi. In tale annuncio, oltre alla data di uscita, è anche stata annunciata la disponibilità di una demo del gioco, resa disponibile subito dopo l’annuncio stesso, e noi la abbiamo subito scaricata e provata.
Senza stare ad indugiare troppo sulla storia, “Lies Of P” si presenta da subito come un souls-like molto peculiare, con un’ambientazione che ricorda un pò quella di Bloodborne, e un sistema di combattimento che, all’inizio, risulta maneggevole e semplice. Il sistema di movimento e combattimento risulta nel complesso un pò strano, sembra rapido, simile ad un Bloodborne, ma in realtà, in gioco, risulta abbastanza “pesante”, e non per forza in maniera negativa, ma partiamo con ordine.
All’inizio della nostra avventura ci ritroveremo in un treno, alla fine di questo treno ci sarà consentito scegliere una tra 3 diverse classi iniziali; una equilibrata, una impuntata sulla destrezza e una sulla forza, tutte e 3 classi veramente buone per iniziare il gioco, con forse una marcia in più per il “Bastardo”, ovvero la classe che punta sulla destrezza. Il gioco non risulterà troppo difficile per un amante dei souls, però la sua difficoltà è abbastanza elevata in generale, uscire vivi dai combattimenti è tutt’altro che scontato.
Per ora, essendo una demo, “Lies Of P” ha presentato una varietà di nemici notevole, ancora di più notevole è la quantità di armi trovabili. La prova del gioco risulta molto lunga, e sarà composta da, più o meno, 3 macro aree, con al loro interno 1 boss ciascuna. Dunque la quantità, e la varietà, di bossfight, già solo presente all’interno della demo, è abbastanza sorprendente, e non contate di sconfiggerli tutti e 3 alla prima volta. Meccanica veramente interessante è quella della “creazione delle armi“, infatti potremo “fondere” assieme pezzi di armi già esistenti per formare un’arma totalmente nuova.
Per fare chiarezza, le armi sono composte principalmente dalla lama e dall’elsa, queste due parti potranno essere interscambiate per formare l’arma dei vostri sogni, ad esempio io, andando di stocco, ho fuso l’elsa da stocco con la lama dello spadone, creando una sorta di spadone stocco, più pesante ma più letale.
Questa meccanica, che crea una personalizzazione e una libertà enorme all’interno del gioco, deve essere usata con parsimonia e con coscienza di ciò che si va a fare. Lo scaling e il move-set dell’arma, da quel che ho visto, viene determinato dall’elsa, mentre i danni e la pesantezza dalla lama. Ultima chicca scorta in questa demo, il caricamento è strutturato a forma di faccia di Pinocchio, con il suo naso che si allunga man mano che il caricamento viene completato.
Tirando le somme, “Lies Of P” risulta un action molto godibile, con meccaniche veramente ispirate e una cura per i dettagli, che va dalle piccole cose, fino alla lore maniacale. Le uniche note negative sono la telecamera contro i nemici grossi, e alcuni pop-up durante il caricamento delle aree, quest’ultimo problema riscontrato solo su pc. Una nota positiva va all’ottimizzazione, che nella presente demo sembra essere un gioco solido senza perdita di frame rate a qualità ultra su PC. Anche su Xbox Series X, le prestazioni sono solide. . Non vediamo l’ora che il gioco esca, e ricordiamo a tutti che sarà disponibile al day one sul gamepass.