Layers of Fear è il capitolo finale di una saga horror-psicologica, iniziata nel 2016. Il gioco è sviluppato da Anshar Studios e Bloober Team, e sarà pubblicato da Bloober Team SA. Premetto che ho giocato tutti i capitoli precedenti di questa saga, escluso il DLC del primo capitolo, e, devo dire, che, di solito, ambo i capitoli precedenti a questo non mi hanno fatto propriamente impazzire. Questo nuovo Layers of Fear, anche se sembra riprendere molto, sia di storia che di gameplay, dai suoi antenati, è risultato, almeno per me e durante la demo, molto più godibile e dinamico rispetto ai due capitoli precedenti.
Una Storia Enigmatica
Il titolo si presenta da subito con un filmato di apertura, ambientato 10 anni dopo gli eventi dello stesso gioco, che lascia molto spazio all’immaginazione. Nel titolo impersoneremo una scrittrice che si è appena trasferita in un faro mezzo abbandonato, il motivo di tale trasloco sembra essere una mancanza di ispirazione da parte della stessa scrittrice per il suo nuovo libro. Il gioco sembra dividersi prevalentemente in due parti di storia, quella in cui impersoneremo la scrittrice all’interno del faro, e quella in cui impersoneremo il personaggio del libro che la scrittrice sta scrivendo, ovvero un anziano pittore, tormentato da un quadro che non ha mai saputo finire.
Enigmi, Enigmi ovunque
Il gioco si presenta, nella maggior parte dei casi, come un grosso enigma, composto di solito da più stanze, che dovrà essere risolto dal giocatore. Gli enigmi non sono fini a se stessi, infatti essi potranno essere risolti solo ascoltando bene la storia, e leggendo tutti i frammenti di lore che ci verranno dati dal gioco stesso. Dunque la narrazione funge da fulcro centrale del gioco, e non solo in quanto storia, ma anche in quanto a puro gameplay. Nella demo sono presenti relativamente tanti enigmi, ma tutti avevano una cosa in comune, la correlazione con la storia del gioco. Solo una volta mi sono distratto dalla storia del titolo, e proprio in quella parte mi sono trovato in difficoltà nel superare l’enigma, fortemente correlato con ciò che il gioco mi stava narrando.
Concludendo
La demo dura un paio di capitoli del gioco, e sembra finire proprio in concomitanza con il secondo capitolo. Di tempo, essa sarà durata si e no una mezz’ora, leggendo tutto ciò che si potesse leggere. Dal comparto tecnico, dalla grafica alla stabilità, il gioco sembra solido, il lato artistico è veramente ben gestito, un pò meno alcuni enigmi, che risultano ripetitivi. Nota di merito la varietà di interazioni per completare gli enigmi, e la varietà di gameplay, che va dal semplice enigma statico, ad una frenetica corsa per la propria vita.
