#Recensione Amnesia the Bunker, un piccolo ma inteso survival Horror

Amnesia: The Bunker è un gioco horror che riesce a catturare appieno l’essenza dell’orrore vero, offrendo un’esperienza coinvolgente e spaventosa. Molto spesso, i videogiochi horror, si limitano a offrire solo meri Jump Scare, senza realmente riuscire a incutere una paura radicata nel giocatore. Tuttavia, questo, non è il caso di Amnesia The Bunker, poiché, il gioco, riesce a coinvolgere il giocatore in una tensione costante e claustrofobica, con momenti di vera paura e suspense, tipica del team Frictional Games. Se volete dunque scoprire il terrore che regala Amnesia: The Bunker continuate a seguirci nella nostra Recensione!


Scheda del Gioco

Piattaforme: PC, Xbox one, Xbox Series S/X, Ps4, PS5
Tipo di gioco: Survival horror, FPS, single player
Sviluppatore: Frictional Games  Publisher:  Frictional Games


Trincee e Bunker immersi nella Prima Guerra Mondiale

Amnesia The Bunker è ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. Il giocatore vestirà i panni di Henri Clément, un soldato francese che combatte contro i soldati tedeschi nelle trincee. Dopo un tutorial adrenalinico che coinvolgerà armi da fuoco e altri equipaggiamenti, Henri si troverà a dover salvare un commilitone intrappolato in un cratere. Durante il salvataggio, Henri rimarrà ferito alla testa e svilupperà un’amnesia.

Da questo punto in poi, Henri si ritroverà dentro un tetro, e fin troppo silenzioso, Bunker,  con qualcosa che striscia dietro le pareti
Nel gioco non si vedranno molti altri personaggi, ma si rimarrà da soli, o per meglio dire, in compagnia del mostro, che seguirà quasi ogni nostro passo, in attesa di un qualsiasi pretesto per uscire ad attaccarci. La trama si svilupperà molto attraverso dei fogli sparsi in giro per il bunker, metodo già visto nei precedenti giochi di Frictional Games, certe volte, alcuni testi, sono anche doppiati.

Amnesia: The Bunker Recensione
Amnesia: The Bunker, ecco la Trincea che farà da tutorial per il titolo

Generatore, mostri e carburante

Il gameplay di Amnesia The Bunker è incentrato su un’atmosfera da survival horror, in cui il giocatore deve fare attenzione a rimanere sempre alla luce, per evitare che il mostro emerga dai tunnel e lo attacchi. All’interno del bunker non c’è possibilità di avere luce naturale, quindi sarà fondamentale alimentare il generatore elettrico situato nella “zona sicura”.

La gestione del generatore sarà centrale per il progresso nel gioco, poiché l’obiettivo è ottimizzare l’utilizzo delle risorse e svolgere il maggior numero di attività possibili prima che il generatore esaurisca ii carburante. Durante l’esplorazione, il giocatore troverà occasionalmente delle taniche di carburante che potranno essere utilizzate per ricaricare il generatore. Tuttavia, è importante fare attenzione perchè il generatore consuma molta energia, e sarà consigliabile spegnerlo quando non è strettamente necessario, per evitare di esaurire troppo velocemente le risorse.
Il mostro presente nel gioco potrà emergere dal suo nascondiglio per cercare di uccidere il giocatore. Esso possiede una sorta di distorsione elettromagnetica che spegne le luci circostanti, il che diventa un segnale chiaro della sua presenza. Un buon metodo di analisi per capire dove si trova il mostro, sarà osservare attentamente le luci e notare se presentano delle interferenze, ciò indicherà che il mostro è molto vicino.

Amnesia: The Bunker Recensione
La Safezone, unica zona sicura del Bunker dove non potremo essere attaccati dal mostro

La miglior arma è la nostra fantasia

In questo gioco di Frictional Games, con grande sorpresa saranno servite a disposizione del giocatore delle armi, ma con un limitatissimo numero di munizioni. L’arma principale è un revolver di stampo francese, chiamato Modèle 1892, ma sarà utile al massimo per far fuggire il mostro, e serviranno ben 3 colpi per metterlo in fuga. Vista la scarsità di munizioni, sarà meglio utilizzare l’arma per superare gli enigmi, come ad esempio sparare ai lucchetti per aprirli. Naturalmente, attireremo immediatamente il mostro facendo rumore, che correrà nella nostra direzione, lasciandoci con 3 opzioni: scappare nella safe zone, nascondersi o provare a ferire il mostro per farlo allontanare. Quest’ultima opzione dovrà essere l’ultima speranza per i giocatori, dato che i proiettili saranno davvero una risorsa rara.

Ci saranno anche altre armi a disposizione, come granate, molotov e granate a gas, ognuna con svariati tipi di utilizzo. Ad esempio, le granate potranno essere utilizzate per rompere le porte in legno senza dover cercare un mattone per distruggerle. Con un po’ di fantasia, saremo in grado di superare vari ostacoli. Inoltre, avremo la possibilità di costruire oggetti come le molotov, bende e tant’altro. Dovremo fare attenzione a rimanere il più possibile fisicamente sani, dato che se saremo feriti, il mostro potrà fiutare il nostro sangue, e sarà più facile per lui localizzarci. La nostra fantasia sarà utile anche per far scappare il mostro, grazie alle trappole a filo già presenti nel bunker. Se innescate, queste trappole esploderanno, e il mostro subirà danni e si ritirerà immediatamente nei suoi nascondigli.

Amnesia: The Bunker Recensione
La già citata Revolver Modèle 1892

Un bunker piccolo ma ben curato

La cura dei dettagli nel level design e nella costruzione dell’ambiente di gioco è evidente sin dai primi momenti. Il bunker è rappresentato in modo realistico e dettagliato, con tunnel scavati nel terreno tipici delle guerre in trincea. All’interno del bunker, vi sono cadaveri e segni di una tragedia passata. Questi dettagli, contribuiscono a creare un’atmosfera macabra e convincente, che avvolge il giocatore fin dal primo istante e lo trascina nella storia dell’orrore del bunker.

mappa del bunker

Nonostante le dimensioni del bunker non siano enormi, ho trovato l’esperienza estremamente intensa, e la durata del gioco perfetta (circa 5 ore). L’ambiente stesso è altamente interattivo, e una buona tecnica è bloccare i buchi da dove esce il mostro per rallentarlo, o almeno segnalare il fatto che sta per emergere dal suo nascondiglio. Inoltre, sono presenti una serie di barili, tra cui uno esplosivo e uno pieno di gas, ambe due esploderanno se colpiti da un’arma da fuoco. È estremamente utile sparare un colpo di pistola su uno di questi barili quando il mostro è vicino, in modo da farlo ritirare nei suoi antri con un solo colpo.

Bombardamenti e rimbombi nelle profondità del Bunker

Il comparto sonoro creato da Frictional Games è realizzato magnificamente, presentando una serie di rumori inquietanti e realistici. È particolarmente coinvolgente il fatto di poter sentire il mostro che si muove e graffia dietro le pareti mentre ci segue, inoltre saranno presenti dei rumori di bombardamenti tedeschi occasionali, che ci faranno spaventare, in più, il fischio nelle orecchie quando si spara (esperienza che chi è stato al poligono senza tappi potrà confermare) fa si da rendere tutto magnificamente inquietante, infine, i rumori dei ratti che si nutrono dei cadaveri dei compagni d’arme, contribuiscono a creare un’esperienza horror autentica e coinvolgente.

Anche i suoni degli attrezzi che troveremo sono costruiti in modo eccellente, arricchendo ulteriormente il comparto sonoro. Ad esempio, l’utilizzo della torcia dinamo nella nostra dotazione è fin troppo rumoroso, e se il mostro sarà molto vicino a noi, potrebbe essere attirato, così da uscire allo scoperto per cacciarci.
Tutti questi elementi sonori, contribuiscono a creare un’atmosfera pesante e sinistra, e arricchiscono l’esperienza di gioco aggiungendo un tocco di realismo e tensione all’esperienza horror.

Amnesia: The Bunker Recensione
Una delle zone più cupe del Bunker, Henri tiene in mano anche un cronometro che viene utilizzato per monitorare il tempo rimanente prima dello spegnimento del generatore

 

Enigmi 

Una cosa interessante in questo gioco è che gli enigmi sono randomici, il che significa che possono variare ad ogni partita. Nella mia singola run non posso dire tanto, ma il gioco promette che alcune posizioni degli elementi, come i codici per le varie serrature, possono essere differenti da partita a partita. Non ho trovato gli enigmi frustranti; al contrario, l’anima del gioco sembra essere incentrata maggiormente sull’esplorazione, e gli enigmi non sono estremamente difficili, anzi, risultano abbastanza semplici, al limite richiedono una buona preparazione, e un approccio di esplorazione veloce, oltre a un pizzico di fantasia.

Boss fight

Non mi sarei mai aspettato di trovare delle boss fight all’interno di questo gioco. Ce ne sono due, ed entrambe sono estremamente interessanti, ma non particolarmente difficili. Tutti e due i boss puntano sull’inquietudine tipica dell’horror psicologico. Devo ammettere che nella seconda boss fight sono morto più volte, però mi sono divertito a testare diverse situazioni e strategie. Non vi dirò altro, ma ho apprezzato molto questo genere di boss fight.

Conclusioni

Amnesia The Bunker è un coinvolgente gioco horror, che cattura appieno l’essenza del genere survival horror. L’ambientazione durante la Prima Guerra Mondiale, e l’atmosfera claustrofobica del bunker, creano un’esperienza autentica e spaventosa. Il gameplay, incentrato sulla sopravvivenza, la gestione delle risorse e l’uso della fantasia per superare gli enigmi, aggiungono sfide interessanti. Le boss fight sono stimolanti, e puntano sull’inquietudine. Complessivamente, Amnesia The Bunker offre un’esperienza horror  intensa e breve, indimenticabile per gli amanti del genere, con un’ottima cura per il design, per le animazioni e un soave, quanto arcano, comparto sonoro.

PRO
  • Ambientazione
  • Intangibilità
  • Animazioni
  • Level design curato
  • Sonoro realistico
CONTRO
  • Grafica non di ultima generazione
  • Enigmi poco impegnativi
Andrea e Paolo Alfonsi
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