Dopo il periodo in early access che ha coinvolto i giocatori speranzosi di migliorare il gioco e offrire suggerimenti, l’uscita del peculiare Draft of Darkness, l’originale indie sviluppato ed edito dai turchi di Crawly Games è prevista per oggi (30 luglio 2021)
Scheda del gioco
piattaforma: PC (steam)
tipo di gioco: Survival horror post-apocalittico, rogue-lite e deckbuilder
casa produttrice: Crawly Games
publisher: Crawly Games
uscita: 30 luglio 2021
Questo gioco è il frutto della commistione di vari generi, tra cui roguelite (Darkest Dungeon potrebbe rendere l’idea), deckbuilder cioè un gioco dove si giocano le mosse a turno scegliendole da un mazzo di carte, con la possibilità di potenziare il mazzo tra una partita e l’altra e sbloccare carte sempre più rare e potenti! Il tutto calato in un’ambientazione post-apocalittica piena di mostri mutanti radiattivi, come zombie, ratti e ragni velenosi. Quindi è anche un survival horror che, è stato detto, con la sua visuale dall’alto ricorda i primissimi Resident Evil! Ma vediamo più nel dettaglio cosa offre.
Sopravvivere al post-apocalisse con carte e dadi virtuali
All’inizio della partita ci sarà un filmato introduttivo, che non ci lascerà intendere molto. A quanto è dato di capire, dopo aver compiuto un attacco hacker il nostro protagonista viene avvisato da un vecchio amico che lo stanno venendo a prendere e dovrà combattere per salvarsi. Dopodiché senza ulteriori spiegazioni ci ritroveremo in un edificio fatiscente popolato da mostri, ma se siamo fortunati anche da qualche alleato che possiamo reclutare, a volte anche subito dopo l’inizio della partita nei paraggi della prima stanza. Gli alleati avranno i propri mazzi di carte e potremo sinergizzare i loro mazzi con quelli del nostro protagonista, per ottenere combinazioni devastanti! Ma a volte anche no e ci ritroveremo a dover esplorare da soli il primo livello del gioco. Come mai tanta varietà? Perché i livelli sono generati proceduralmente, una caratteristica che abbiamo imparato ad apprezzare in Minecraft che è capace di creare interi mondi in modo del tutto autonomo!
Narrazione “on the go”
Nonostante la “fumosità” delle premesse della storia, lo sviluppatore ha annunciato che nel gioco sarà possibile alterare l’andamento della storia stessa in modo interattivo. In effetti nel menu iniziale, ci sarà un opzione che presenta un diagramma con tutte le “linee di narrazione” possibili, illustrando le possibilità di scelta collegate tra loro e che “sbloccheremo” man mano (talvolta insieme a un achievement) e quindi anche facendoci presagire le loro conseguenze nel gioco, dove porteranno. Varie volte infatti durante la nostra esplorazione ci imbatteremo in personaggi secondari, oggetti e luoghi coi quali è possibile interagire, il gioco ci presenterà allora delle scelte contestuali e le nostre scelte avranno un impatto, sia immediato (si può ricevere loot ad esempio, o liberarsi di un nemico) sia aprire nuovi scenari narrativi e diverse direzioni della storia.
Quindi il gioco non ha una storia già scritta: saremo noi a scriverla, con le nostre decisioni! Questo si configura come narrazione emergente, una qualità che contraddistingue i giochi di ruolo da tavolo e che è molto raro vedere nei videogiochi. Tutto questo a parere del recensore fa della narrazione un punto forte di questo titolo.
Grafica pixel art e animazioni sommarie
La scelta stilistica dello sviluppatore ricade appieno nella “pixel art”, uno stile retrò che ricorda molto le vecchie console degli anni 80 all’alba dell’invenzione dei videogiochi. Questa grafica è molto poco dettagliata e sfumata, ma è fatta così apposta in memoria dei vecchi tempi, inoltre c’è da dire che stimola l’immaginazione, portando il giocatore a “riempire i vuoti” delle immagini sgranate mettendoci del suo, immaginando egli stesso le creature che sta affrontando! C’è però da dire pure che facendo un confronto con il più famoso Darkest Dungeon, se quest’ultimo si distingue per la grafica 2D basilare ma molto curata e le animazioni sommarie ma d’impatto, il nostro titolo invece lascia abbastanza a desiderare e a volte ci vorrà molta immaginazione o una vista molto buona per distinguere le macchie che troviamo a terra e capire se ci stiamo avvicinando a un orribile ratto mutante, o a un barbone steso a terra. O magari dei giornali accartocciati. Le animazioni riescono ad essere persino peggio, e fanno provare una lontana nostalgia per i classici GdR con combattimento a turni come Chrono Trigger e i primi capitoli di Final Fantasy (che questo gioco cerca di emulare) che pur nei limiti del 2D avevano sprite gradevoli e delle animazioni ispirate per scandire i turni di gioco. Quindi diciamo pure tranquillamente che la grafica non è un aspetto di punta di questo titolo, tanto per mettere i puntini sulle i, e possiamo tornare a parlare del gioco con l’anima in pace! Però va anche detto che l’atmosfera del gioco tiene, grazie ad una colonna sonora immersiva ed effetti sonori inquietanti, che riescono in parte a sopperire alla pochezza grafica.
Le carte in gioco
Il sistema di combattimento è a turni, ma è abbastanza particolare ed esclusivo. Le azioni da intraprendere durante il turno non saranno associate ad abilità specifiche del personaggio, ma a delle carte che saranno man mano pescate a caso da un mazzo e rendono il personaggio in grado di effettuare attacchi, potenziamenti (a sé stesso o ad altri membri del party) e molte altre mosse tattiche come infliggere stati (accecamento, sanguinamento, furtività ecc) e qui è dove il gioco brilla, per l’ originalità della formula di personalizzazione dei personaggi e della partita in generale!
Infatti possiamo scegliere le carte per il nostro mazzo comprandole alla fine della sessione di gioco con le monete guadagnate nella partita, così da abilitare potenziamenti ed abilità speciali per il personaggio. Ma anche durante il gioco stesso otterremo delle carte extra, sia nei vari contenitori sparsi per i livelli, sia come “drop” dei nemici uccisi, ma le troveremo anche in vendita (a caro prezzo) dai mercanti presenti nel livello. Solo che le carte trovate durante la partita valgono solo per quella partita, mentre le carte del mazzo iniziale le avremo per sempre. Però i mazzi iniziali saranno solo da 10 carte, quindi dobbiamo scegliere attentamente il mazzo iniziale, e questo darà anche “una forma diversa” a ogni singola partita, che andrà ad aggiungere varietà e tamponare la frustrazione di dover ricominciare da capo per pura sfortuna ai dadi! Che è tipica del genere roguelite. A questa si aggiunge la consolazione di poter comprare nuovi draft di carte (praticamente le bustine di espansione!) tra una partita e l’altra, così a ogni nuova partita avremo carte sempre migliori dell’ultima volta!
Ogni carta sarà associata a una specifica arma, dalla pistola al coltello, alla torcia elettrica molto utile per abbagliare e distrarre i nemici, e persino accecarli se abbiamo abbastanza batterie da spendere per questa mossa. Infatti le risorse da gestire saranno molte e ogni combattimento metterà a dura prova le nostre scorte di qualsiasi risorsa! Inoltre ci saranno anche molti effetti di stato (status effect) che influenzano sia il giocatore e il suo party che i nemici colpiti dalle nostre mosse speciali: questi potranno perdere sangue a ogni turno, rimanere avvelenati, avere una capacità ridotta di colpirci perché abbagliati dalla torcia, indeboliti, e molto altro ancora. Gli effetti di stato sono davvero tanti e rendono piuttosto sofisticato il combattimento, e richiederanno anche un certo impegno per essere compresi nei loro effetti, e per scoprire come combinarli tra loro per rendere potenti ed efficaci gli attacchi e, soprattutto, risparmiare risorse, che è un’altra componente centrale della partita! Se è questo il tipo di esperienza che cercate, non credo che rimarrete delusi; gli effetti e le combinazioni possibili sono davvero tanti! Se però trovate noioso apprendere tutte queste meccaniche allora stateci attenti e valutate se possa davvero interessarvi.
Se avremo dato al nostro personaggio l’arma corrispondente alla carta (in pratica ogni arma sarà un “seme” della carta; immaginate le carte napoletane ma con pistole, coltello, siringa e fucile a pompa invece di coppe bastoni ori e spade!) potremo aggiungere e usare quelle carte nel nostro mazzo durante gli scontri. Ci sono persino le mosse da usare con la siringa, molte delle quali sono “buff”, cioè potenziamenti per il party e guarigioni, a disposizione dell’infermiera, che è un po’ come il “mago” in questo gioco. Insomma la varietà delle mosse non manca, anche perché come abbiamo visto ci sono molti effetti di stato che possono influenzare i personaggi e i nemici in combattimento. Ma la cosa bella è che questa non è nemmeno l’unica cosa ad aggiungere varietà al gioco!
I dadi virtuali: le cose succedono
Una caratteristica distintiva dei roguelite, oltre all’ambiente generato casualmente che abbiamo già visto, e che quindi è nuovo e ogni volta diverso a ogni partita, è che tutte le mosse di combattimento ricevono anche un “dado virtuale” che può potenziare o ridurre la loro efficacia. Questo rende i combattimenti imprevedibili, che è una cosa che può piacere o non piacere, e può certamente capitare anche abbastanza spesso di perdere la partita perché ci sono usciti dei brutti dadi, e i nemici ci hanno fatto più danni di quanti ne abbiamo fatti a loro; questo può essere frustrante ma è innegabile che questa formula di gioco aggiunga grande varietà, nessuna partita sarà uguale alle altre proprio perché pur compiendo le stesse azioni, i risultati non saranno mai gli stessi!
Valutazioni
Gameplay 6 ★
Grafica 3 ★
Effetti sonori/musica 6.5 ★
Storyline 7 ★
Voto complessivo 6 ★
Pro
- Formula di gioco audace e originale
- Grande rigiocabilità con molti elementi casuali generati in ogni partita
- Sistema di combattimento di spessore, grazie alle numerose carte e le combinazioni possibili
- Buona atmosfera, soprattutto grazie al sonoro e alla musica inquietante
Contro
- Il sistema di combattimento, pur non esageratamente complesso, non è per tutti
- Molto random e talvolta “ingiusto”, sebbene ciò è tipico del genere
- Grafica spartana