For The King II è un gioco di ruolo roguelike sviluppato da IronOak Games, uscito il 2 novembre 2023. Il titolo può risultare relativamente ostico, soprattutto se non si ha esperienza con il primo capitolo della saga, e potrebbe mettere in difficoltà i giocatori novizi, mentre, per i “veterani” della serie, risulterà una nuova e eccitante avventura presso il regno di Fahrul.
Scheda del Gioco
Piattaforme: PC
Tipo di gioco: Rogue-like, RPG a turni
Sviluppatore: IronOak Games Publisher: Curve Games
Novità generali
For the king II all’inizio, entrando in gioco, può risultare molto simile al precedente capitolo, quasi un more of the same, ma questa affermazione è solo per metà vera. Mentre il gameplay generale è rimasto tendenzialmente invariato, per quanto riguarda tipologia di statistiche, di movimento e di prove, si viene anche subito a notare quanto esso si sia evoluto. Partendo dalla novità più grossa, il gruppo di avventurieri di For The King 2 adesso può essere composto da 4 giocatori massimi, mentre nel vecchio capitolo il massimo era 3. Il sistema di combattimento, nonostante sia rimasto abbastanza invariato, risulta molto migliorato, sia per varietà di situazioni fattibili, sia per quanto riguarda l’aggiunta del movimento all’interno dei combattimenti, movimento determinato da 8 quadrati in cui potremo selezionare il nostro gruppo, un aggiunta non da poco, viste le tattiche e la versatilità che aggiunge ad un gameplay che nel primo capitolo risultava monotono.
Tra le varie novità possiamo trovare anche nuove classi giocabili, come il pastore, l’alchimista, il frate e tante altre. La maggior parte di queste nuovi classi risulta come un’ibridazione tra quelle vecchie, con delle abilità uniche che cambieranno molto il modo di approcciarsi al gioco. Una novità molto simpatica, risulta l’aggiunta delle “navi di terra”, esse infatti funzioneranno come le navi del primo titolo della saga, ma con l’eccezione del movimento ancorato sulla terraferma, e non in mare, ovviamente anche le navi normali esistono, con dei leggeri cambiamenti che rendono molto più godibile il gioco. Un’altra novità essenziale è il pre-partita, infatti prima di iniziare l’avventura, potremo dare ai nostri personaggi tratti unici e oggetti in più di partenza. Una novità che può risultare inutile, a seconda dello stile di gioco, è invece l’implementazione dei famigli, delle gilde e degli avventurieri da assoldare. Essi saranno molto utili, ma in circostanze molto specifiche, visto che, soprattutto gli avventurieri assoldati, dureranno solo un tot numero di turni, e nessun compagno esterno al gruppo di gioco potrà essere utilizzato da noi, ma verrà utilizzato prettamente dal gioco stesso, rendendo, certe volte, quasi totalmente inutile il personaggio assoldato. Ultimissima novità, ma non per importanza, è la gestione del negozio del folklore, già presente nel primo capitolo, ma reso molto più semplice e più accessibile da subito.
Un’avventura fantastica!
Il primo capitolo di For The King non brillava di certo per la trama, molto semplice e banale, il classico “uccidi il mago cattivo/drago/dio”, senza troppe pretese. Invece in For The King II, già dal primo avvio, si nota come hanno introdotto una storia più complessa mettendoci una particolare cura rispetto al primo capitolo. Ovviamente la storia non è brillante, ma si lascia seguire, con piccole accortezze che tendono a tenere l’attenzione su di essa alta. Il gioco, proprio per dare più impronta e caratterizzazione alla storia e ai suoi personaggi, è diviso in cinque capitoli. Ogni capitolo è caratterizzato da situazioni e personaggi diverse, ognuna con un carisma proprio. La suddivisione in capitoli, unita alla varietà da videogioco roguelike che il titolo offre, fa sì che il titolo sia ottimo in quanto a rigiocabilità, poiché ogni avventura è diversa dalla precedente, anche nello stesso capitolo, senza contare che il titolo è relativamente ostico, anche a difficoltà normale, e non pretende che ogni capitolo sia completato alla prima volta che si affronti, anzi.
Mio il regno, mie le regole!
For The King II ci catapulterà in questo mondo magico, più precisamente nelle terre del regno di Fahrul, 20 anni dopo le vicende del primo capitolo e durante l’era della tirannia della regina Rosomon. Durante questa era, il male principale da sconfiggere non sembra il caos, come il primo capitolo, ma risulta essere molto più pragmatico. Infatti in questa avventura dovremo unirci alla resistenza per fermare la tirannia della regina Rosomon, che sta affliggendo il regno con leggi assurde, sfruttamento sfrenato e noncuranza verso il suo popolo, contro cui utilizza facilmente il pugno di ferro per regnare. Il regno è pervaso dalla paura, una paura scaturita solamente dalle gesta malefiche di una sovrana impazzita. Il titolo ci fa creare un nostro gruppo per cercare di sconfiggere in tutti i modi la regina Rosomon, bloccando le sue operazioni minerarie, uccidendo i goblin assoldati da ella per distruggere i boschi e unendoci alla resistenza.
Il titolo, come detto prima, è diviso in cinque capitoli, ogni capitolo affronterà degli avvenimenti che ci faranno andare sempre un passo più vicini verso la vittoria contro la malefica regina dittatrice. La varietà di nemici, giustificati da temi narrativi banali ma solidi, risultano molto efficaci nella godibilità generale del gioco. Mentre non eccelle quasi in nulla, il titolo punta proprio su quella ecletticità unita allo stile roguelike che ha caratterizzato anche il primo For The King. La libertà di azione, le varietà di incontri casuali o meno, rendono For The King II un degno successore del primo capitolo, migliorando praticamente tutto da esso, e portando nuove aggiunte molto efficaci per la godibilità e giocabilità di questo sequel.
PER IL RE!
For The King II, non punta, riuscendoci, solamente sulla longevità del titolo, ma riesce a tenere attaccati allo schermo il giocatore per diverse ore, senza pesare troppo su di esso. La longevità, dunque, non è data da un ritmo continuo e perpetuo di un qualcosa di insulso, anzi, durante ogni partita, il giocatore non potrà mai troppo distrarsi, e dovrà capire come gestire al meglio le risorse di tempo, personaggi e strumenti che gli verranno proposte. Il titolo, a difficoltà normale, presenta una buona sfida per molti giocatori, anche i più esperti, non essendo però eccessivamente punitivo. L’implementazione di tutte le nuove classi e le migliorie generali rispetto al primo capitolo, tra varietà e bilanciamento, rendono For The King II un vero e proprio sequel del primo capitolo, e non solo un more of the same, anche se, quasi, ricade in quella dicitura. In generale, il gioco, risulta tanto godibile e per molto tempo, soprattutto se giocato con i propri amici.
Un comparto tecnico e artistico efficace
Il lato tecnico del gioco, in linea generale, risulta molto stabile e ben sviluppato. Il titolo non pretende di avere una grafica bellissima, ma il comparto artistico aiuta molto sotto questo punto di vista, andando a creare, assieme alle musiche, un’avventura che risulta davvero magica. Tecnicamente parlando, però, ho notato che certi caricamenti, soprattutto quelli per entrare in combattimento, possono impiegare diversi secondi per completarsi, una situazione che risulta molto monotona e un pò frustrante vista la quantità di essi. Per quanto riguarda il lato tecnico nella modalità multiplayer, invece, è quasi una vera catastrofe. Nella maggior parte delle volte tutte le azioni che si vanno a svolgere impiegheranno il doppio del tempo rispetto al normale per attivarsi, e alcune volte si incontreranno bug molto fastidiosi, come una schermata sempre aperta e non chiudibile o effetti visivi che non scompariranno. Preciso che questi bug li ho trovati solo giocando in multiplayer, in giocatore singolo solo un paio di volte mi sono capitate situazioni analoghe, molto meno gravi, e si sono riuscite a risolvere da sole in pochissimo tempo.
Conclusioni
For The King II è un titolo che riesce molto bene in ciò che fa, con la propria autorità tende a non annoiare e a far rimanere vigili tutti coloro che lo giocano. Nonostante certe incertezze molto tecniche, il gioco risulta comunque molto godibile, tanto da voler iniziare una nuova partita subito dopo averne vinta o persa una durata 6 ore (circa la durate media di ogni capitolo). La cura messa sul lato della storia, banale ma efficace, le molteplici novità rispetto al primo capitolo, rendono ogni avventura nuova e indimenticabile. Il gioco sembra quasi strutturato per farti affezionare al gruppo di avventurieri da te creato, diverso ogni volta, e ogni volta con dei propri punti forti e deboli. L’ilarità e la fantasia che avvolge questo titolo, condito con un’aura da storia di tirannia, rende bene nel complesso del tutto, facendoci sentire mai inutili. L’avventura sembra calibrata, in quanto a difficoltà, molto meglio rispetto al primo capitolo, e fornisce dei vantaggi da pre-partita ogni volta che si inizia un nuovo game. For The King II è, infine, un gioco che non brilla per le proprie prestazioni prese singolarmente, ma nel complesso risulta variegato, godibile e struttura un’esperienza peculiare e longeva che non vi dispiacerà di intraprendere, soprattutto in compagnia dei vostri amici.