#Recensione OneShot: World Machine Edition: Hai solo Una Possibilità

Durante le scorse settimane ho avuto il piacere di poter provare uno dei migliori titoli del panorama indie degli ultimi 10 anni, che è stato recentemente visto arrivare sulla console ammiraglia di Nintendo, ovvero Switch, oltre alle altre piattaforme. Se non lo avete ancora capito, oggi andrò finalmente a parlarvi di OneShot, nella sua “World Machine Edition”, un titolo che fin dalla sua uscita per PC nel lontano 2016 mi colpì dritto al cuore.


Scheda del Gioco

Piattaforme: PC, Nintendo Switch, Xbox One, PS4
Tipo di gioco: Indie, Avventura
Sviluppatori: FutureCat LLC, Team OneShot Publisher: DANGEN Entertainment


Un Mondo quasi Perduto

In OneShot vivremo le avventure di Niko, un dolce gattino (anche se nel gioco viene ripetuto molte volte che si tratti di un “umano”) che, per alcuni inspiegabili motivi si troverà catapultato in una nuova dimensione, un nuovo mondo che, però, scopriremo presto essere in una grandissima crisi, infatti, il “sole” che un tempo illuminava le terre del pianeta sconosciuto, ovvero una lampada posizionata in cima ad una altissima torre sembrerebbe essersi consumato, portando con se una grandissima oscurità, impedendo il funzionamento di molte cose, tra le tante i robot, infatti il pianeta nel quale vivremo le nostre avventure è pieno zeppo di automi, oltre a tutti gli altri stravaganti abitanti, con i quali faremo pian piano amicizia.

Il mondo, oltre ad essere ricoperto da una deprimente oscurità e desolazione sta intanto decadendo, infatti, con la mancanza della luce, non solo i cittadini ed i robot ne hanno risentito, ma anche l’intero pianeta che, pian piano sembrerebbe cedere, anche a causa della formazione di strane nebbie di pixel neri, simili a dei glitch.

Durante il nostro viaggio però, oltre a comandare Niko avremo anche un secondo ruolo, ben altro più importante, saremo infatti il “dio” del pianeta che dovrà quindi accompagnare il protagonista alla sua destinazione finale, ovvero la torre dove risiedeva un tempo il sole, poiché anche Niko non è un semplice protagonista, ma bensì il nostro “messiah”, colui che sarà incaricato di portare il nuovo sole a destinazione, salvando quindi il pianeta.

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Ecco il gioco aperto nel “finto Desktop”

L’amore per la Rottura della Quarta Parete

Durante il 2016 OneShot creò molto interesse tra i Videogiocatori grazie ad una particolarità da molti ampiamente apprezzata, ovvero la sua capacità di rompere la quarta parete andando a (e non sto scherzando) manipolare il nostro PC, infatti, il titolo, per risolvere alcuni indovinelli ci porterà a pensare fuori dagli schemi, creando file sul nostro desktop, facendoci esplorare i file di gioco o facendo comparire messaggi al di fuori della finestra di gioco.

Oltre all’iterazione tra gioco e PC, durante le nostre avventure, potremo sperimentare dei dialoghi tra noi e Niko, infatti, il protagonista dagli occhi da gatto saprà parlarci, andando quindi a creare un vero e proprio legame tra giocatore e protagonista, inoltre, lo stesso gioco si accorge di tutte le azioni che facciamo sul nostro PC mentre è aperto, come ad esempio quello di riconoscere di essere stato chiuso, infatti, quando torneremo ad aprirlo Niko ci chiederà cosa fosse successo e perché tutto era “diventato scuro”.

Sicuramente in questo momento vi starete chiedendo, come può OneShot controllare la mia Switch se non è un PC? Semplice, grazie alla genialità degli sviluppatori che, per far girare il titolo anche su console hanno ricreato un vero e proprio Desktop, accompagnato da alcune funzionalità che ci permetteranno di vivere appieno l’esperienza di gioco. Potremo inoltre cambiare il tema del nostro PC Virtuale oltre ad ovviamente esplorare i file di gioco, cambiare gli sfondi e vedere la galleria, che conterrà alcune delle immagini che il titolo automaticamente creerà.

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Niko che attraversa uno dei ponti sospesi nel “Rifugio”

Un’Avventura molto più dinamica

Nonostante OneShot sia pensato per girare su PC, su Switch, durante le mie ore di gioco, ho percepito una positiva sensazione di “fluidità”, il gioco infatti, accompagnato dal suo ambiente virtuale che vi ho descritto poco fa, riesce secondo la mia opinione a far concentrare molto di più il giocatore, immergendolo in un’avventura dalla narrativa stupenda e caratterizzata da una delle storie più interessanti nel panorama indie.

Nella versione per la console, inoltre, ho potuto sperimentare la piacevole aggiunta del Fast-Travel, che attraverso un menu ci permetterà di spostarci molto velocemente tra le varie zone del mondo.

Come vi avevo inoltre detto in alcuni paragrafi precedenti, OneShot è ricco di puzzle che rendono pienamente attiva e sostengono la narrativa di gioco, aumentando anche l’interesse e l’ingegno del giocatore. I puzzle proposti non sono di una difficoltà estrema ma possono sicuramente dimostrarsi abbastanza confusionari, soprattutto quando entrano in gioco componenti interne ai file sul nostro PC, come la ricerca o la decifrazione di specifici documenti.

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Desktop con gioco aperto

Spostiamoci sul comparto Tecnico

Parliamo un po’ adesso del comparto tecnico di OneShot, partendo prima dalla grafica, ovvero una pixel art veramente dettagliata e curata. Come molti di voi sanno adoro particolarmente i titoli con grafica realizzata in pixel art e devo ammettere che, anche se minimale la grafica del gioco di FutureCat e Team OneShot è molto valida, riuscendo appieno a mostrare anche molti particolari e dettagli.

Spostandoci sul comparto audio, anche qua non molto da dire, ottime soundtrack, molte in stile futuristico che conferiscono molta dinamicità alle aree visitate e fanno immergere ancora di più il giocatore all’interno del titolo, proprio come avviene in Undertale.

Una piccola nota dolente riguarda però la longevità del gioco, che si consuma in poche ore.

Concludendo

Reputo OneShot, come detto ad inizio recensione uno dei migliori RPG Indie degli ultimi 10 anni, che, su Switch ha ricevuto la spinta in più per potersi affermare ed essere classificato come un titolo di alto fascino. Da premiare sicuramente l’idea degli sviluppatori di realizzare un vero e proprio desktop che trasforma la nostra console in un computer rendendo possibile l’esecuzione del titolo nel modo più naturale e simile possibile rispetto a come doveva essere giocato originariamente. Il comparto grafico, seppur semplice risulta efficace e dettagliato, proponendo delle belle texture in pixel art, lo stesso per il sonoro, ottimo e orecchiabile.

PRO
  • Storia avvincente e interessante
  • Adattamento su console sublime
  • Narrazione splendida e fluida
  • Ottimi il comparto Audio e Grafico
CONTRO
  • Si consuma in poche ore
  • Il Desktop Virtuale risulta un po’ scarno.
Borededdy
Borededdyhttps://press-start.xyz
La mia passione nasce nel lontano 2012, quando a Natale mi fu regalato il mio primo Nintendo DS, da quel momento non mi sono più fermato ed ho accresciuto man mano la mia conoscenza del mondo Videoludico. Grazie ai miei zii nasce anche la mia passione per i Retrogames, che mi ha portato a diventare un vero e proprio collezionista. Cosa cerco nei Videogiochi? l'esperienza. (Codice Amico Nintendo Switch: SW-1583-2216-0331 | Gamertag Xbox: BoredVolcano682)

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OneShot era sicuramente un bellissimo titolo già nel 2016, ma la sua versione per console valorizza ancora di più le possibilità di questo titolo, andando ad espanderne i confini, soprattutto grazie al Desktop virtuale realizzato dagli sviluppatori. Per tutti gli amanti dei GDR questo titolo è da considerarsi un Must Have e per i novizi in campo di giochi di ruolo uno dei migliori titoli con cui approcciarsi al genere. (Versione Testata: Nintendo Switch).#Recensione OneShot: World Machine Edition: Hai solo Una Possibilità