È uscito il 12 aprile del 2023 Rusted Moss, un metroidvania 2D e Twin Stick Shooter, prodotto da Faxdoc, Happysquared e Sunnydaze e pubblicata da PLAYISM e Faxdoc.
Rusted Moss è un vero tuffo nel passato, ci ha ricordato molto la nostra infanzia videoludica, e siamo contentissimi di fare la nostra recensione a riguardo!
Scheda del Gioco
Piattaforme: PC
Tipo di gioco: Metroidvania 2D, Twin Stick Shooter, Platform
Sviluppatore: happysquared, Faxdoc, Sunnydaze Publisher: PLAYISM, Faxdoc
Un Nostalgico Tuffo nel Passato
La nostalgia è un sentimento che spesso ci accompagna nella vita, soprattutto quando si parla di videogiochi. Rusted Moss, il gioco di cui parleremo in questa recensione, riesce a trasmettere delle “vibes” di vecchi giochi indie di inizio 2000, che ci riportano alla mente titoli come Dōkutsu Monogatar (Cave Story).
Il gioco si presenta con uno stile grafico in Pixel art, una trama coinvolgente e un gameplay che lo rende estremamente carismatico. In particolare, la componente platform si rivela molto impegnativa, grazie alla meccanica del “rampino”, o meglio, dell’unione fra corda elastica e rampino a disposizione del giocatore, che richiede una certa abilità e strategia per essere utilizzato al meglio. Anche i personaggi sono ben scritti e caratterizzati, in modo da catturare l’attenzione del giocatore e trasportarlo in un mondo che riesce a dare sensazioni simili a quelle chi ci ha fatto provare Cave Story.
Una Crudele Apocalisse Fatata
La trama di Rusted Moss non è banale: nel gioco vestiamo i panni di Fern, un Cangiante, una razza fatata di forma umana, che agisce come se fosse un’antagonista cercando di porre fine all’era degli umani per far sì che inizi quella delle fate. Nonostante non provi disprezzo verso gli umani, Fern ritiene che il suo mondo necessiti di un giusto ciclo di eventi, in cui le due grandi epoche abbiano una durata approssimativamente uguale. Per raggiungere il suo obiettivo, Fern dovrà recuperare otto parti di Titania, la regina delle fate, che è stata “frammentata“. L’obbiettivo di questa ricerca è aprire le porte di Elfheim, evento che sottolinea l’inizio dell’epoca delle fate. Sebbene la trama non sia banale, talvolta sembra essere un po’ tirata per le lunghe: ogni volta che si incontra un boss o un personaggio qualunque, che ha abilità di dialogo, Fern ribadisce sempre lo stesso concetto, ovvero che il mondo degli umani è finito e l’era delle fate deve venire. Tuttavia, ci sono alcuni plot twist interessanti, specialmente se si decide di dedicarsi al “true final”. La costruzione dell’ambientazione ci ha soddisfatto notevolmente, facendo vedere un mondo ben costruito in cui immergersi.
Rampina, Spara e Salta!
Il gameplay di Rusted Moss si basa su una meccanica principale, il rampino, che è un misto tra una corda elastica e un rampino vero e proprio. Utilizzare al meglio questo strumento richiede una certa abilità e creatività da parte del giocatore, poiché il “rampino” conserva parte del moto del personaggio e richiede una precisione e una tecnica impeccabili. Se non si apprende velocemente la meccanica del rampino, il gioco può diventare frustrante, poiché le sezioni di gioco si basano sull’uso di questo attrezzo. Per dimostrare l’importanza del rampino, nella schermata di pausa è presente un’icona dedicata solo a questo strumento, che può essere personalizzata con tre diverse opzioni in base alle preferenze del giocatore.
Abbiamo provato a giocare a Rusted Moss con il controller, nonostante sia sconsigliato dal gioco stesso, per poter recensirlo accuratamente. Devo dire che, nonostante i comandi siano ben disposti, il gioco non è adatto per il controller, dato che richiede una natura tecnica basata sulla velocità e precisione di mira, questo vale sia nelle sezioni platform che nei momenti di combattimento.
La difficoltà del gioco è piuttosto elevata, almeno per noi: anche se abbiamo giocato spesso a metroidvania 2D, non abbiamo mai giocato a un twin-stick shooter e questo ha creato qualche complicazione, soprattutto all’inizio.
Armi, Amuleti e Rocket Jump!
In Rusted Moss, è possibile utilizzare una vasta gamma di armi, dalle più basilari come il fucile a raffica, fino a cecchini e bazooka. Ogni arma ha la propria utilità e, durante il gioco, si verrà spronati ad utilizzarle tutte. Ad esempio, il bazooka si rivela utile per l’esplorazione, poiché sparando sotto i propri piedi e saltando nel momento opportuno, è possibile raggiungere posti altrimenti irraggiungibili. Questa tattica è particolarmente vantaggiosa durante i momenti di puro platform.
Le boss fight di Rusted moss offrono un’esperienza divertente e fin troppo facile all’inizio, tuttavia, in seguito, la difficoltà aumenta notevolmente, con sezioni platform estremamente impegnative e nemici/boss molto resistenti. Va notato che ciò non vale per il boss finale (escluso il true ending), che risulta piuttosto semplice in confronto a moltri altri scontri.
Rusted Moss presenta anche gli “amuleti”, che possono essere equipaggiati per creare diverse build. Questa meccanica può ricordare Hollow Knight, ma risulta ancora più importante in Rusted Moss. È fondamentale scegliere gli amuleti giusti nei momenti giusti, in quanto possono rendere alcune boss fight estremamente difficili molto più facili. Inoltre, ci sono numerosi potenziamenti disponibili e una forte componente di backtracking tipica dei metroidvania. Il level design è molto curato e la mappa fornita sin dall’inizio del gioco fa si che il giocatore eviti di perdersi.
Una Nostalgica Pixel Art
In questa recensione abbiamo voluto sottolineare il tema della nostalgia che Rusted Moss riesce a trasmettere. Tuttavia, è importante sottolineare che questo titolo non si configura come un’operazione di nostalgia, bensì come un’esperienza videoludica che, attraverso l’utilizzo di una grafica in pixel art, riesce a trasmettere un senso di appartenenza ad un’epoca passata. L’estetica del gioco è infatti curata nei minimi dettagli, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, ma a volte può risultare un po’ banale nelle ambientazioni.
Tuttavia, il cambiamento cromatico tra le diverse aree, insieme alla colonna sonora, riesce a trasmettere una forte immersione nel mood che gli sviluppatori hanno voluto comunicare. In definitiva, Rusted Moss è un titolo che riesce a coniugare la bellezza della pixel art con una forte attenzione al design degli ambienti e dei personaggi, creando un’esperienza di gioco che, pur non avendo l’intento di suscitare nostalgia, riesce comunque a trasmettere un senso di appartenenza ad un’epoca passata.
Un’Armonica, Rilassante Avventura
Rusted Moss presenta una colonna sonora rilassante e di buona qualità, con momenti di picco particolarmente notevoli. Nelle boss fight, le musiche si fanno leggermente più incalzanti, ma comunque restano sempre abbastanza rilassanti. Personalmente, non sono riuscito ad immedesimarmi completamente nella musica, tuttavia le melodie sono estremamente gradevoli. In particolare, ci è piaciuto molto il fatto che le musiche si adattino alle ambientazioni del gioco, inserendo musiche inquietanti e distorte nei luoghi più disturbanti, e musiche più vivaci nei luoghi più felici. Questo contribuisce in modo significativo a caratterizzare i vari ambienti di gioco e ne ho apprezzato molto l’effetto.
Concludendo
Rusted Moss è un metroidvania che riesce a catturare l’attenzione del giocatore grazie alla sua grafica in pixel art ben curata e alla caratterizzazione visiva dei personaggi. Anche se alcune ambientazioni risultano banali, il cambiamento cromatico tra le diverse aree del gioco e la colonna sonora aiutano ad entrare nel mood che gli sviluppatori volevano trasmettere. Il level design è ben interconnesso e godibile grazie anche alla mappa che ci viene data sin dall’inizio del gioco. Le meccaniche di gioco sono ben strutturate e gli “amuleti”, che possono essere tolti e messi in modo da poter costruire build differenti, risultano utili per sconfiggere i boss più difficili. Rusted Moss non è un’operazione nostalgia, ma riesce comunque a suscitare un certo sentimento di malinconia grazie alla propria atmosfera suggestiva. In generale, è un titolo consigliato agli amanti dei metroidvania alla ricerca di un‘esperienza di gioco adatta a chi cerca una vera e propria sfida.