#Recensione Street Fighter 6, il Picchiaduro per Eccellenza

Durante le scorse settimane, grazie a Capcom e PLAION ho avuto la possibilità di poter giocare e provare il nuovissimo Street Fighter 6, nuovo capitolo di una delle pietre miliari del mondo Videoludico. Street Fighter, ormai, lo conoscono tutti, anche chi di Videogames dice di non sapere niente, è quindi un grandissimo onore per me potervi parlare nel dettaglio del nuovo capitolo della serie, andando non solo ad esplorarne le caratteristiche ma anche a descrivervi l’anima del titolo. Se siete interessati dunque, senza indugiare vi invito a leggere la nostra Recensione!


Scheda del Gioco

Piattaforme: PC, Xbox Series S/X, PS5
Tipo di gioco: Arcade, Picchiaduro
Sviluppatore: Capcom Publisher: PLAION


Street Fighter 6, Fare a botte non è mai stato così divertente (e semplice)

Era per noi impossibile non iniziare la nostra Recensione di Street Fighter 6 senza parlarvi fin da subito del nuovo e migliorato Combat System realizzato e messo in atto da Capcom in questo nuovo episodio della serie, che si è mostrato ai nostri occhi, ma soprattutto ai nostri controller come una versione più raffinata e versatile dei precedenti. Prima di introdurvi però le novità significative in fattore di Combat Systemo voglio illustrarvi i nuovi schemi di comandi introdotti dagli sviluppatori per poter facilitare i neofiti e far “sentire a casa” anche i Videogiocatori più esperti. Gli schemi di comandi in Street Fighter 6 sono ben 3 e si dividono in: Classico, Moderno e Dinamico, ma andiamo a descriverli nel dettaglio.

Lo schema Classico presenta l’ormai conosciutissimo stile di combattimento che mette in atto l’utilizzo di sei tasti, tre dedicati ai calci ed altri tre dedicati ai pugni, oltre ovviamente alle varie mosse speciali che, per essere evocate e dunque messe in atto necessitano l’esecuzione di determinate combo di tasti sul controller, cosa che, a primo acchito potrebbe risultare estremamente difficile per coloro che non hanno mai giocato ad un titolo della saga di Street Fighter prima d’ora. A soccorrere tali giocatori arriva in aiuto lo schema Moderno, che, a differenza rende Street Fighter 6 un titolo a soli 4 tasti, dividendo gli attacchi in leggeri, medi e pesanti, occupando il quarto tasto per lanciare le mosse speciali, che semplifica notevolmente l’intero Gameplay, dato che, alla sola pressione permette ad ogni personaggio di evocare la propria mossa speciale con relativa super. Alla luce di ciò, sicuramente, per i puristi dei picchiaduro questa nuova aggiunta potrebbe quasi sembrare una blasfemia ma, pensandoci bene, risulta estremamente vincente, ed adesso vi spiegherò il perché. Come molti potrebbero pensare, la pressione di un solo pulsante dedicato all’esecuzione delle mosse speciali andrebbe inevitabilmente a depotenziare il proprio personaggio, poiché a differenza dello schema Classico non permetterebbe di mettere in atto tutte le normal e special utilizzabili. Gli sviluppatori però ci avevano visto lungo ed infatti sono riusciti ad ovviare al problema inserendo all’interno dello schema Moderno un nuovo pulsante, che, se premuto assieme a determinate combinazioni di tasti permetterà di eseguire delle combo automatiche, andando dunque a rendere utilizzabili gran parte delle mosse speciali e normal a disposizione con lo stile Classico. Possiamo dunque dire che, a discapito di alcune piccolezze anche lo schema Moderno risulta una validissima alternativa ai classici sei tasti, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta ad una serie come Street Fighter.

Street Fighter 6 Recensione
Scontro tra Zangief e Guile

Dopo avervi parlato dei due schemi principali è giunto il momento di descrivervi anche lo schema Dinamico, utilizzabile solo nelle modalità in locale limiterà l’intero combattimento alla pressione di un singolo tasto e, grazie alla CPU il personaggio eseguirà l’attacco più conveniente rispetto alla sua distanza dal nemico.

Tutto il Combat System di Street Fighter 6 ruota però attorno ad una nuova funzione, della quale ancora non vi ho parlato, ovvero, il nuovissimo Indicatore Drive, diviso in sei tacche verdi situate al di sotto della vita dei nostri combattenti che ci permetterà di mettere in atto sul campo di battaglia estreme manovre offensive e difensive. Tra gli usi più importanti del sistema Drive troviamo ad esempio il Drive Impact, mossa sia offensiva che difensiva che ci permetterà di scagliare contro i nostri avversari dei potenti colpi oppure di assorbirne alcuni restituendoci poi il tempo di contrattaccare. Altro aspetto fondamentale è sicuramente il Drive Parry che, se utilizzato renderà immune il nostro personaggio a qualsiasi attacco, tranne le prese che “romperanno” il nostro stato di immunità. Il Drive Parry inoltre, se evocato pochi istanti prima di essere colpiti da un attacco nemico metterà in atto il Perfect Parry, che ci restituirà un notevole vantaggio di frame per colpire l’avversario.

Street Fighter 6 a livello di combattimenti dunque riesce a restituirci un combat-system fluido, leggero e soprattutto adattabile perfettamente alle proprie esigenze, grazie ai già citati ed ampiamente descritti schemi di combattimento. Sicuramente la novità che più giova ad una struttura già ampiamente collaudata ed espansa è il nuovo indicatore Drive che regala all’intero scontro freschezza e rapidità (oltre ad un sacco di effetti speciali). Curioso ed utilissimo anche l’indicatore dedicato alle super art, nel quale possiamo accumulare fino a 3 super mosse per poi utilizzarle a nostro piacimento contro il giocatore avversario.

Street Fighter 6 Recensione
L’immancabile scontro tra Ryu e Ken

Da Picchiaduro a RPG con World Tour

Tra le più grandi novità presenti in questo nuovo episodio della saga troviamo inevitabilmente la più “giovane” delle modalità che il titolo mette a disposizione, ovvero World Tour che, seppur novizia si è saputa difendere in maniera eccellente, diventando fin da subito la punta di diamante di questo incredibile titolo. World Tour trasforma Street Fighter 6 in quello che si può considerare come un vero e proprio RPG, iniziando dalla creazione del proprio lottatore. C’è da dirlo, Capcom per lo sviluppo di questo titolo ha puntato molto in alto e lo vediamo anche dall’editor dei personaggi, che permette di personalizzare nel dettaglio ogni singola caratteristica del proprio lottatore, partendo dalla struttura fisica, dai muscoli e dall’aspetto del viso fino ad arrivare ai piccoli tratti distintivi come le cicatrici, insomma, avremo sicuramente modo di dare sfogo alla nostra fantasia e creatività.

La storia di World Tour è molto semplice ma altrettanto efficace, racconterà infatti il percorso del nostro personaggio, un aspirante combattente alla ricerca del vero e profondo significato della forza che viaggerà in lungo ed in largo per il mondo, affrontando ogni tipo di combattente, e con ogni tipo intendiamo proprio tutti, dai giovani studenti fino ai vecchietti, poiché in World Tour è possibile combattere con qualsiasi personaggio presente nelle vicinanze, cosa che rende quasi “surreale” la modalità regalandogli allo stesso tempo quel particolare e divertente tratto distintivo.

Street Fighter 6 Recensione
Ecco la prima città della modalità World Tour, ovvero Metro City

In questa modalità dunque, a differenza delle altre dove utilizzeremo ovviamente un rooster di combattenti già formati, partiremo con un vero e proprio foglio bianco, il nostro personaggio, che dovremo costruire pian piano affrontando anche i personaggi principali della storia che saranno in poche parole i nostri “Maestri”, che ci insegneranno il proprio stile di combattimento e le proprie mosse, che potremo poi scegliere per comporre quello che sarà il nostro stile unico di combattimento che in pratica mescolerà mosse e stili provenienti da svariati personaggi che incontreremo durante tutta la storia del World Tour.

Ad accompagnare la personalizzazione dello stile di combattimento del nostro avatar troviamo anche un utilissimo albero delle abilità che ci offrirà svariati potenziamenti acquistabili con i punti ottenibili con l’avanzamento dei livelli, che ci permetteranno di aumentare la forza e l’attacco dei pugni e dei calci oppure di aumentare la nostra salute o addirittura l’efficacia delle prese. Un terzo elemento che rende la modalità World Tour ancor più simile ad un RPG sono i vestiti, che in questo caso fungono da veri e propri equipaggiamenti, potenziando le statistiche del nostro personaggio e rendendolo più forte sotto vari aspetti. Sarà anche possibile migliorare i vari pezzi di abbigliamento aumentandone le statistiche.

Anche i combattimenti in World Tour sono molto diversi rispetto a quanto siamo abituati a vedere e giocare in un picchiaduro, infatti, pur mantenendo l’essenza del combattimento quasi identica in questa modalità i combattimenti si alternano tra iniziali e casuali scontri contro nemici minori che possono essere battuti in pochi e ben piazzati colpi e boss fight molto impegnative, nelle quali potremo anche “chiamare in aiuto” i nostri maestri, che semplificheranno notevolmente le lotte contro i boss ed i nemici più ostici da battere.

Street Fighter 6 Recensione
Ecco come avvengono i combattimenti in World Tour

La modalità offre inoltre un buonissimo bilanciamento tra missioni principali, missioni secondarie e se non bastasse anche minigiochi, la durata complessiva infatti slitta (completando tutte le missioni) verso le 20 e più ore di gioco, World Tour infatti si potrebbe considerare quasi un titolo a parte.

Battle Hub, una grandissima Community Online

Dopo aver parlato dell’innovativo e profondissimo combat-system e della particolare modalità World Tour è arrivato il momento di parlarvi della Battle Hub, ovvero un “luogo comune” che Capcom ha ideato per radunare tutti i giocatori di Street Fighter 6 online, offrendo a tutti la possibilità di scontrarsi e di condividere virtualmente un grandissimo spazio ricco di attività alle quali poter partecipare. Per la realizzazione dell’Hub Capcom ha preso evidente spunto dalle classiche sale giochi del passato, riempiendo uno spazio futuristico di cabinati funzionanti dove potersi sfidare con i propri amici o con altre persone, rendendo possibile giocare ad alcuni dei titoli precedenti della saga che cambieranno con il passare delle settimane o dei mesi.

Street Fighter 6 Recensione
Scontro amichevole in Battle Hub

Ovviamente anche nella Battle Hub, come da nome si combatte ed è possibile farlo in due modi diversi, attraverso i match amichevoli o classificati, soltanto che tra i 2 è presente una sostanziale differenza, i primi potranno essere disputati sfidando un giocatore qualsiasi presente all’interno dell’Hub utilizzando i propri personaggi creati nella modalità World Tour, mentre gli scontri classificati sarà possibile utilizzare solo i lottatori classici presenti nel rooster di gioco. Nella Battle Hub potremo inoltre creare delle stanze private nelle quali combattere con i propri amici senza interferenze provenienti da altri giocatori oppure creare anche dei Club dedicati ad ampliare ancor di più il senso di Community generale che ruota attorno all’aspetto multiplayer ed online del titolo.

Comparto Grafico, un glorioso spettacolo per i propri occhi

Siamo arrivati dunque al Comparto Grafico, che personalmente per questo titolo definirei glorioso, almeno per quanto riguarda le modalità classiche di gioco, Capcom ha infatti lavorato molto all’apparenza grafica ed estetica del titolo superando di gran lunga le mie aspettative, il già collaudato RE Engine infatti è riuscito a colpire ancora, regalandoci un’esperienza accattivante ma soprattutto spettacolare.

Partiamo col descrivere il “campo di battaglia”, caratterizzato dalla presenza di straordinari e dettagliatissimi sfondi tridimensionali ovviamente selezionabili prima dell’inizio del match che, anche durante i vari scontri riescono a catturare la nostra attenzione grazie soprattutto alle animazioni che sono state realizzate, come, ad esempio i fiori di ciliegio che cadono nel campo ambientato nel sol levante. La parte migliore del lavoro svolto da Capcom però è visivamente presente durante i combattimenti dove è possibile osservare da subito una stupefacente fluidità nelle animazioni dei colpi e delle mosse speciali, che ci regaleranno, attraverso i vari effetti grafici e particellari dei veri e propri spettacoli visivi. La stessa emozione è suscitata dal Drive Impact, che mette in atto delle dettagliatissime e coloratissime strisce e particelle che seguiranno il nostro lottatore fino all’impatto che mostrerà “un’esplosione di colori” derivata dal colpo assegnato al nemico.

Street Fighter 6 Recensione
Ecco l’effetto visivo regalato dal Drive Impact

L’unica pecca del comparto grafico si trova proprio nella modalità World Tour che, sfortunatamente non riesce a raggiungere un livello qualitativo maggiore o pressoché identico ai semplici combattimenti restituendo al giocatore un’esperienza qualitativamente inferiore, soprattutto utilizzano la modalità grafica “Qualità”.

Conclusioni

Street Fighter 6 segna, assieme ad alcuni degli ultimi titoli pubblicati dalla casa di sviluppo una vera e propria rinascita per Capcom, grazie infatti ad un Rooster di personaggi già dal lancio quasi perfetto, a modalità pensate e strutturate in maniera del tutto perfetta e soprattutto al World Tour che con la sua particolarità e la sua durata gioca un ruolo fondamentale risultando quasi un gioco a sé Street Fighter 6 riesce facilmente a classificarsi al momento come il miglior picchiaduro al quale si possa giocare, facendo avvicinare anche chi non aveva mai prima d’ora provato o addirittura giocato un picchiaduro. (Versione Testata: Xbox Series X).

PRO
  • Rooster di personaggi perfetto già al lancio
  • Combat System articolato, leggero e divertente
  • Comparto Grafico eccellente
  • La modalità World Tour è un’aggiunta vincente
  • Ricco di contenuti
CONTRO
  • I commentatori dei match non sono così utili e non riescono ad entusiasmare i giocatore
  • La modalità World Tour offre un’esperienza grafica inferiore rispetto alle modalità classiche
Borededdy
Borededdyhttps://press-start.xyz
La mia passione nasce nel lontano 2012, quando a Natale mi fu regalato il mio primo Nintendo DS, da quel momento non mi sono più fermato ed ho accresciuto man mano la mia conoscenza del mondo Videoludico. Grazie ai miei zii nasce anche la mia passione per i Retrogames, che mi ha portato a diventare un vero e proprio collezionista. Cosa cerco nei Videogiochi? l'esperienza. (Codice Amico Nintendo Switch: SW-1583-2216-0331 | Gamertag Xbox: BoredVolcano682)

Altri articoli

Durante le scorse settimane, grazie a Capcom e PLAION ho avuto la possibilità di poter giocare e provare il nuovissimo Street Fighter 6, nuovo capitolo di una delle pietre miliari del mondo Videoludico. Street Fighter, ormai, lo conoscono tutti, anche chi di Videogames dice...#Recensione Street Fighter 6, il Picchiaduro per Eccellenza