Annunciato nell’agosto 2022 durante l’IGN’s Awesome Indies, Thunderful, Coatsink e Noname Studios sbarcano su Xbox, Playstation, Switch e PC il 21 Novembre con Worldless, Platform 2D con combattimenti basati su turni, in una cornice astratta di un nuova esistenza basata sul conflitto senza fine di due polarità opposte.
Scheda del Gioco
Piattaforme: PC, Xbox Series X|S, PlayStation 5 e Nintendo Switch
Tipo di gioco: Platform
Sviluppatore: Noname Studios Publisher: Thunderful, Coatsink
Catapultati in una Nuova Esistenza
Fin dai primi istanti di gioco, Worldless vuole calare il giocatore all’interno della realtà di un Universo in cui il conflitto tra due forze opposte ha luogo. La scelta degli sviluppatori infatti ricade in una non-introduzione a ciò che andremo ad affrontare: nessun preambolo narrato, nessuna voce fuori campo che ci spiega dove siamo, come ci siamo arrivati e cosa sta succedendo; assistiamo solamente ad un’atmosfera celeste, eterea, improvvisamente scossa da questi conflitti, dapprima sporadici poi frenetici, per terminare con il primo focus sul nostro personaggio, che si troverà di fronte il proprio altr’ego, nel primo assaggio della meccanica dei combattimenti, basati come detto su turni.
Aree e Portali, Preparate la Bussola
Comprese le meccaniche base dei combattimenti, è tempo di cominciare ad orientarsi nella mappa di gioco, presentata in modo minimale sotto forma di varie costellazioni, con dei punti intermedi che impareremo a comprendere strada facendo.
Worldless si basa per la stragrande maggioranza del tempo sull’esplorazione delle aree di gioco, con ambientazioni artisticamente molto ben curate nonostante lo stile sia decisamente minimal;
il gioco di luci e colori, le atmosfere che passano rapidamente dalla luce abbagliante al buio più cupo a seconda della profondità che raggiungete nella vostra esplorazione: ciò che ci circonda risulta davvero piacevole agli occhi, lasciando la sua essenzialità alla intuitiva esplorazione del giocatore.
Ma non è tutto così semplice, dato che sul nostro percorso troveremo anche degli sbarramenti o delle aree non immediatamente raggiungibili a cui, come facilmente intuibile, potremo avere accesso con il progredire della nostra avventura; per questo motivo infatti saremo costretti a spostarci in altre aree di gioco (la mappa generale segnala in arancione qual è l’obiettivo da raggiungere di volta in volta, ma se siete amanti dell’esplorazione approfondita ad un certo punto avrete voi stessi la sensazione di dover “cambiare aria” perché avete già fatto tutto ciò che le vostre abilità vi lasciano fare), con veri e propri portali di accesso alle sezioni man mano sboccate.
Da questo punto di vista il gioco vuole portarvi a fare di vostra iniziativa dei tentativi per progredire nella vostra avventura, questo perché è vero che, come detto in precedenza vi viene indicato l’obiettivo da seguire, ma è anche vero che la mappa di Worldless non è lineare, non vi è un percorso prestabilito, ma le varie aree accessibili portano con sé anche un bagaglio di potenziamenti per il nostro personaggio, volti ad acquisire quelle skills che lo rendono più o meno pronto ad affrontare un determinato punto del percorso.
Skill Tree e Potenziamenti
La conformazione a costellazione delle varie aree segnala dei punti intermedi che man mano capiremo corrispondono a dei punti potenziamento (contraddistinti dai colori blu e rosso delle due fazioni in conflitto), che ci permetteranno di fare degli upgrade al nostro personaggio, potenziando i suoi attacchi o il suo modo di difendersi. L’albero delle abilità di Worldless non è particolarmente profondo o stratificato, ma ci permette di sbloccare potenziamenti di attacchi già esistenti (attacchi più potenti con la spada piuttosto che lampi energetici più efficaci, oltre che a livelli di scudo di difesa più stratificati e quindi più difficilmente penetrabili) o armi o skills nuove di zecca, per rendere i nostri attacchi sempre più potenti ed efficaci.
Si, tutto bellissimo, direte voi. Ma attacchi e difesa….contro chi???
Entità Nemiche e Assorbimenti
Che ce ne facciamo di spade potenti, archi distruttivi, lampi di luce e quant’altro?
Durante il vostro percorso in Worldless saremo chiamati a fronteggiare anche svariate quantità di entità nemiche, progressivamente in grado di darci sempre più filo da torcere.
Il sistema di combattimento a turni torna quindi centrale nel gioco, e ci farà capire anche che dovremo cominciare ad affrontare i nemici con un minimo di strategia: tramite infatti un indicatore di riempimento, dovremo trovare il giusto approccio per fronteggiare il nostro avversario, di fatto cercando di colpirlo con i nostri attacchi (ognuno dei quali riempie più o meno l’indicatore) senza però portarlo al K.O., questo perchè raggiunto il livello di riempimento indicato potremo tentare l’assorbimento del nemico: in un lasso di tempo molto limitato, la pressione corretta della sequenza di tasti indicata farà terminare lo scontro e ci farà assorbile l’avversario, portandoci in dote nuove abilità per il personaggio, essenziali per proseguire nella storia e aiutarci a raggiungere aree precedentemente inaccessibili. Un po’ come quando cercavamo di catturare i pokèmon sui nostri gameboy “colpiscilo, portalo in fin di vita…e che la ultraball ce la mandi buona!!”.
Inoltre durante gli scontri sarà essenziale destreggiarsi a dovere tra i vari tipi di guardia (da attacco fisico o da attacco “magico”) e i tempi di parata degli attacchi avversari. Infatti una guardia errata (una parata magica su attacco fisico o viceversa) o fuori tempo ci farà non solo perdere energia vitale ma anche svuotare l’indicatore per l’assorbimento, rendendolo più difficoltoso da portare a termine.
Concludendo
Worldless si propone con platform 2d dallo stile artistico molto gradevole e dall’immersione ambientale secondo me molto ben riuscita, con la componente di combattimento a turni a dare un tocco di non convenzionalità al titolo, che può risultare vincente per contraddistinguersi da prodotti dello stesso genere.
Nella sua essenzialità delle aree di gioco, la componente artistica è molto ben curata e ricercata, ma ciò non influisce mai negativamente nella fluidità di gioco, in cui i movimenti del personaggio o le animazioni dei combattimenti risultano naturali e senza alcun calo di frame rate o rallentamento anche quando, per esempio, un attacco magico riempie lo schermo o richiede un’animazione più “complicata”.
Ciò che potrebbe giocare a sfavore di Worldless è quel fun-factor che potrebbe scemare man mano che si procede nel gioco, dovendo (per natura del titolo stesso) ripetere il procedimento esplora-combatti-assorbi-migliora più e più volte, anche se la progressiva difficoltà nell’affrontare nemici sempre più potenti potrebbe tenere alto il livello di sfida.
Menzione a parte infine per il comparto audio, dove a fronte di suoni ambientali ben riusciti abbiamo una melodia di sottofondo sempre costante, che dopo qualche ora di gioco potrebbe risultare un po’ pesante (forse si poteva optare almeno per una traccia differente durante i combattimenti).